lunedì 1 dicembre 2008

Neonata morta: madre la getta a terra dopo lite marito

2008-12-01 20:46
Neonata morta: madre la getta a terra dopo lite marito
CATANZARO - Ha prima tentato di uccidere il convivente colpendolo con un coltello da cucina e avventandosi su di lui a morsi e poi, quando la figlioletta di soli quattordici giorni si è svegliata ed ha iniziato a piangere, ha sfogato tutta la sua furia sulla bimba, scaraventandola a terra e provocandone la morte. E' finita in tragedia la relazione d'amore di una giovane coppia di Catanzaro, Morena Loprete, di 20 anni, e Rosario Donato (23), consumata, dopo due anni, tra litigi e incomprensioni, probabilmente a causa di problemi economici.

La donna è stata arrestata dai carabinieri per l'omicidio volontario della figlia e per il tentato omicidio del convivente. La notte scorsa Morena Loprete e Rosario Donato erano nella loro piccola abitazione, all'incirca di trenta metri quadrati, nel quartiere Gagliano, all'estrema periferia nord di Catanzaro. Mentre sono a letto i due hanno iniziato a litigare e la donna ha colpito il convivente con un coltello da cucina.

L'uomo è riuscito ad impossessarsi dell'arma e mentre cercava di uscire dall'abitazione è stato nuovamente aggredito dalla convivente che gli ha strappato il lobo dell'orecchio con un morso. Ferito e in preda al panico, Donato è uscito dall'abitazione ed è stato soccorso da alcuni vicini. La violenta lite, secondo la ricostruzione dei carabinieri, ha svegliato la bambina che ha iniziato a piangere.

Morena Loprete, ancora in preda alla furia del litigio, ha scaraventato a terra la figlia e poi l'ha riposta nella culla. La donna poi ha raggiunto il convivente che, nel frattempo, è stato soccorso da alcuni vicini e dai sanitari del servizio 118. Questi ultimi, entrati nella casa della coppia, hanno scoperto che la bambina era morta.

Successivamente Donato è stato accompagnato nel reparto di Chirurgia dell'ospedale di Catanzaro dove i sanitari, anche se l'uomo non rischia la vita, si sono riservati la prognosi. L'uomo, che è in stato di choc, è stato sentito dagli investigatori ai quali ha ricostruito la dinamica del litigio con la convivente ma non ha saputo fornire elementi sulla morte della figlia. La donna è stata invece accompagnata nella caserma dei carabinieri dove, in stato di choc, ha detto di non ricordare quanto era accaduto.

Ai carabinieri che la informavano della morte della figlia lei ha risposto, in lacrime: "non ci credo, la bambina non è morta". Sul corpo della neonata il medico legale ha riscontrato diversi traumi tra cui uno nella parte posteriore del cranio e all'addome. Proprio per la presenza di più traumi gli investigatori hanno ipotizzato subito che la neonata sia stata scaraventata a terra e che non è stata una caduta accidentale.

I carabinieri hanno raccolto alcune testimonianze dalle quali é emerso che tra la coppia c'erano litigi frequenti che sarebbero aumentati dopo la nascita della bambina. Nel quartiere dove vivevano c'è sgomento per quanto è accaduto. I vicini di casa, la gran parte dei quali sono anziani, si limitano a dire: "é stata una tragedia, è stata una tragedia".
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_821594516.html

lunedì 24 novembre 2008

EUTANASIA SU NEONATI ?

Eutanasia su neonati?
La Procura indaga
La magistratura apre un’inchiesta dopo le dichiarazioni di una dottoressa. Avviati accertamenti all’ospedale civile. Nei prossimi giorni gli investigatori acquisiranno le cartelle cliniche
Antonio Fojadelli: «Si tratta di un atto dovuto»

Sulla testimonianza choc della dottoressa del Ca’ Foncello Nadia Battajon, che ha dichiarato di «aver staccato la spina ad un neonato senza speranza», la magistratura trevigiana ha avviato un’inchiesta. E’ stato il capo della Procura, Antonio Fojadelli ad annunciare l’apertura di un fascicolo. Non è stato ancora ipotizzato il reato, ma eventualmente l’ipotesi sarebbe quella di «omicidio volontario».
La dichiarazione del medico, drammatica e inaspettata, è stata fatta durante un convegno organizzato a Padova venerdì. Al centro del dibattito: i temi di bioetica. Ammutoliscono tutti quando la dottoressa Nadia Battajon dell’Usl 9 racconta quanto è avvenuto qualche settimana fa, nel reparto trevigiano di Patologia Neonatale di Treviso.
«Ci troviamo spesso ad affrontare il dramma di dover dire ai genitori che per il loro bambino non c’è nulla da fare. Di fronte a situazione così irrecuperabili ci chiediamo: ha senso continuare le cure? - ha spiegato la dottoressa Battajon che per spiegare la drammaticità della situazione ha raccontato la vicenda di una dei neonati senza speranza - Recentemente un bimbo affetto da gravissime malformazioni, a soli cinque giorni di vita, dopo essere stato operato, non aveva alcuna prospettiva di ripresa. Noi dell’équipe ci siamo detti: non possiamo fare più niente per lui che significato ha proseguire? A quel punto abbiamo chiamato o genitori, abbiamo spiegato loro la situazione. dicendo che non aveva più senso quello che stavamo facendo. Loro hanno capito. La mamma ha preso in braccio il suo bambino, si è seduta sulla poltrona della camera e noi, piano piano, abbiamo bloccato la somministrazione dei farmaci. Il bimbo è morto tra le braccia della mamma, nella tranquillità del reparto». Rivelazione che, ieri mattina, è stata esaminata dalla Procura di Treviso. Il procuratore capo, Antonio Fojadelli ha annunciato l’apertura di un fascicolo «per chiarire quanto dichiarato pubblicamente dalla dottoressa dell’Usl 9» aggiungendo poi che si tratta di «un atto dovuto». Il magistrato convocherà probabilmente il medico di Patologia Neonatale e acquisirà le cartelle cliniche dalla direzione del Ca’ Foncello, sulla vicenda dei neonati «senza speranza». Al momento, non è stato contestato alcun reato, ma, spiegano in Procura, eventualmente si potrebbe ipotizzare l’omicidio volontario.
(23 novembre 2008)

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Eutanasia-su-neonati-La-Procura-indaga/2050321

Soffoca neonato appena partorito: badante rumena arrestata a Otranto

Roma | 24 novembre 2008
Soffoca neonato appena partorito: badante rumena arrestata a Otranto


Sono intervenuti i carabinieri
Sarebbe deceduto per soffocamento il neonato partorito a Otranto, in provincia di Lecce, da una badante rumena di 49 anni, e poi ritrovato dai carabinieri in un sacchetto. I carabinieri hanno arrestato la donna.

Il cadavere e' stato scoperto nell'abitazione del centro di Otranto, dove la donna, ora accusata di infanticidio, presta servizio. Il piccolo, del peso di 2,5 kg, era nato in mattinata. All'interno della bocca sono stati trovati alcuni pezzi di stoffa.

I militari erano stati allertati nella tarda mattinata quando personale del 118, intervenuto per soccorrere la donna, colta da emorragia post-partum, non avevano trovato il feto. Le indagini hanno portato alla scoperta del corpicino in un sacchetto di plastica, riposto in un angolo della stanza da letto, occupata dalla rumena.

La Procura della Repubblica di Lecce ha disposto l'autopsia che sara' eseguita nei prossimi giorni dal medico legale. I carabinieri hanno raccolto indizi di colpevolezza nel confronti della donna che e' stata dichiarata in stato di arresto ed e' ora piantonata in ospedale.



http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=88677

lunedì 5 maggio 2008

GERMANIA-CRUDELI INFANTICIDI PER COLPA DI MADRI FOLLI

Bimbi nel freezer, arrestata la madre
È successo in Germania dove una donna avrebbe ammesso di aver nascosto i cadaveri dei propri bimbi. Ancora non si sa se abbia avuto la complicità del marito, mentre il resto della famiglia sembra essere stato all'oscuro delle gravidanze. Forse le morti risalgono agli anni '80

Nuovo orrore in Germania, dove in un congelatore sono stati ritrovati i cadaveri surgelati di tre neonati in un freezer di una casa a Wenden, una cittadina del Nord Reno-Westfalia (Ovest).
Secondo fonti locali la mamma sarebbe già stata arrestata e avrebbe ammesso di essere stata lei ad aver nascosto i tre corpicini nel congelatore situato nella cantina. A quanto pare, infatti, la donna avrebbe tenuto segrete le tre gravidanze, che in famiglia sarebbero passate inosservate. La coppia ha tre figli tra 18 e 24 anni di età e non è chiaro ancora se il marito abbia aiutato la donna, o questa abbia agito da sola.
La polizia è stata avvisata domenica sera e successivamente è riuscita a rintracciare la casa. Secondo un quotidiano locale invece a fare la scoperta sarebbe stato il più giovane dei figli di diciotto anni. Cercava qualcosa da mangiare e invece ha trovato, sotto una montagna di cibi scaduti da tempo, i tre corpini nascosti in altrettante buste di plastica, avvolte da asciugamani e giornali.
Uno dei quotidiani usati è datato 1988 e proprio questo farebbe pensare che almeno uno dei bebè possa essere nato ed essere stato ucciso in quell'anno. Non è escluso, a questo punto, che tutti e tre i bebè siano nati alla fine degli anni Ottanta.
Ancora però non è stato possibile verificare se i piccoli fossero vivi al momento della nascita e uccisi in un secondo momento. Per dare una risposta a tutte queste domande sarà necessario aspettare l’esito dell’autopsia che verrà eseguita sui cadaveri.
Appena un mese fa in Germania si è registrato un altro caso di infanticidio, mentre uno dei avvenimenti più scioccanti è stato quello di Sabine Hilschinz, 42 anni, di Francoforte, che ora sta scontando 15 anni di prigione per aver ucciso otto dei suoi figli nascondendone poi i corpi nei vasi di fiori.

05/05/2008 16:

http://www.unionesarda.it/DettaglioCategorizzato/?contentId=24512

sabato 16 febbraio 2008

GENOVA-NEONATO MORTO TROVATO AL PORTO

Genova, neonato morto trovato al porto
Il corpo del bambino, forse nato prematuramente, è stato trovato sabato mattina in uno stabile abbandonato
GENOVA - Il corpo di un neonato, probabilmente nato prematuro ma completamente formato e della lunghezza di circa 40 centimetri, è stato trovato sabato mattina in uno stabile abbandonato vicino al porto di Genova, vicino a via di Francia. L'edificio era stato sgomberato in passato perché utilizzato da sbandati e senza tetto per trascorrere la notte. Del caso si occupano i carabinieri. Al lavoro anche il medico legale.

STRANIERE - Il corpo è stato trovato da due donne straniere che probabilmente hanno trascorso la notte nell'edificio. Si sono rivolte agli addetti di una vicina officina meccanica segnalando la presenza della piccola salma. Il neonato era in una stanza del secondo piano. L'edificio è stato posto sotto sequestro giudiziario ed è stata avviata una ricerca negli ospedali cittadini e negli alberghi della zona nella speranza di trovare la donna che presumibilmente la notte scorsa avrebbe partorito il bambino. A causare il decesso potrebbe essere stata la temperatura molto fredda della notte.

http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_16/genova_feto_abbandonato_03ea7bae-dc73-11dc-8a42-0003ba99c667_print.html