I NEONATI NON DESIDERATI

martedì 10 agosto 2010

Uccise i figli neonati, arrestata-Olanda, infanticidi tra 2002 e il 2010

TG.COM
Uccise i figli neonati, arrestata
6/8/2010
Olanda, infanticidi tra 2002 e il 2010
Una donna di 25 anni è stata arrestata in Olanda con l'accusa di avere ucciso, tra il 2002 e il 2010, quattro suoi figli appena nati. La polizia olandese ha detto di aver fermato la donna dopo aver scoperto, nel sottotetto della sua abitazione, la presenza di quattro valigie che contenevano i resti di altrettanti neonati. La 25enne viveva in un paesino del nord-est dell'Olanda insieme con i genitori.


Gli inquirenti sospettano che i piccoli siano stati uccisi dalla stessa madre. "La donna arrestata è sospettata di aver ucciso almeno tre dei bambini da lei partoriti tra il 2002 e il 2010", ha confermato Annette Bronsvoort, procuratore generale del tribunale di Leeuwaarden. Sotto la corte di questo centro nel nord-est del Paese ricade infatti la giurisdizione di Nij Beet, il paesino dove la sospetta infanticida abita insieme ai suoi genitori.

La macabra scoperta è stata fatta durante una perquisizione, e a dare la notizia dell'arresto della donna è stata la stampa locale. Gli inquirenti non hanno fornito altri particolari, evitando di rispondere a chi voleva sapere se anche i genitori della giovane donna sono sospettati di aver avuto qualche ruolo negli infanticidi e nell'occultamento dei cadaveri.

Nessun sospetto
Nel paesino della donna i vicini di casa sono letteralmente caduti dalle nuvole. La 25enne lavorava come assistente di un dentista in un paese vicino. "Era carina e magra", ha detto chi la conosceva di vista. E mai era stata notata una sua gravidanza.

La polizia avrebbe dato il via alle indagini all'inizio di quest'anno dopo aver ricevuto una soffiata da qualcuno vicino alla famiglia della principale sospettata. La strada dove si trova la casa in cui è avvenuto il ritrovamento dei resti dei neonati è stata transennata e gli agenti della Scientifica stanno setacciando l'abitazione e il suo giardino alla ricerca di nuovi indizi. Intanto, gli esperti di medicina legale stanno esaminando i resti dei bebè per tentare di scoprire le cause della loro morte.

Durante l'interrogatorio a cui è stata sottoposta dalla polizia, la giovane avrebbe prima affermato che i suoi bambini erano stati adottati da altri, poi avrebbe ammesso che erano morti. Il 28 luglio scorso ha suscitato grande commozione il ritrovamento, nel nord della Francia, dei cadaveri di otto neonati uccisi e occultati dalla madre in un edificio e nel giardino. Ma anche l'Olanda non è nuova a questo genere di orrori. Nel 2006 una donna venne arrestata e condannata per aver affogato quattro figli appena nati.





http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo488085.shtml

giovedì 29 luglio 2010

Franciia: Ritrovati i cadaveri di 8 neonati in un giardino


Libero news.it



TG.COM
Francia, si cercano altri corpi
29/7/2010
Trapelano i dettagli su Dominique
Ha un nome la donna che ha ucciso e seppellito otto neonati: si chiama Dominique Cottrez. La 45enne lavora come assistente infermiera e vive in un paese della Francia settentrionale, Villers-au-Tertre, assieme al marito Pierre. L'uomo, 47 anni, è impiegato nella giunta locale e adesso rischia di essere accusato di connivenza: pare abbia aiutato la donna nel seppellire i corpicini, aiutandola ad avvolgerli in buste di plastica.



La donna ora rischia la condanna per omicidio plurimo, per cui dovrà scontare almeno 15 anni. Shock in paese, dove i due conducevano una vita assolutamente irreprensibile e vivevano con un figlio e un giovane nipote.

"Dominique era una donna assolutamente amorevole, aveva un'attenzione particolare per i bambini" commenta una vicina di casa. E un'altra aggiunge: "Si era presa cura del fratello Oscar sino alla sua recente morte, nessuno si era mai accorto che potesse essere in dolce attesa: tutti pensavamo che il suo unico figlio fosse quello nato negli Anni Ottanta." Probabilmente, ipotizza qualcun altro "essendo una donna proveniente dalla campagna, aveva acquisito una certa abilità nei parti in casa fai-da-te".

Altri truci dettagli, con il passare delle ore, si aggiungono a quel poco che si sa per certo: pare che l'infermiera, per uccidere i bambini abbia utilizzato cocktail letali di medicine. I cani della polizia continuano a perlustrare il giardino della villetta nei pressi di Douai: la macabra scoperta dei corpicini, potrebbe non essere l' ultima inquietante sorpresa.

Giuditta Avellina



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo487475.shtml
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Ritrovati i cadaveri di 8 neonati in un giardino

Macabra scoperta in un piccolo paese nel Nord della Francia. Le forze dell'ordine hanno infatti recuperato i cadaveri di 8 neonati in casa e nel giardino di una coppia, nel villaggio di Villers-au-Tertre, a 14 chilometri da Douai. I bambini erano stati infilati in sacchetti di plastica e soffocati. La coppia di genitori, entrambi sui 45 anni, sono stati arrestati.
E proprio in mattinata il tribunale di Douai dovrebbe avviare un procedimento giudiziario per incriminarli.

Potrebbero esserci anche altri cadaveri- Secondo le ultime informazioni, la donna avrebbe già confessato di aver ucciso i figli "per nascondere le gravidanze al marito". E, i cadaveri dei neonati ritrovati potrebbero però non essere i soli. La madre, secondo quanto riferito oggi dall'emittente "Rtl", infatti avrebbe riferito agli inquirenti da averne soffocati una dozzina, dal 1988, seppellendoli tutti sistematicamente nel giardino di casa. I gendarmi non escludono quindi di trovare altri resti. Secondo la testimonianza di alcuni vicini della coppia, gli agenti sarebbero andati ad approfondire le ricerche anche in un'altra abitazione, che dista circa un chilometro di distanza dalla prima. È qui che si concentrerebbero ora tutti i loro sforzi.

La storia dell'orrore sarebbe incominciata nella giornata di sabato, quando un abitante del villaggio, che aveva da poco acquistato la villetta al centro dello scandalo, avrebbe ritrovato delle "ossa sospette", durante alcuni lavori compiuti in giardino. E, dopo attente analisi, gli inquirenti avevano così lanciato la conferma: si trattava di resti umani, datati di una decina di anni.

Al villaggio i cittadini sono sconvolti- Intanto, nel piccolo villaggio di 700 abitanti, regna lo sconcerto generale: "Era gente educata, gentile, cortese, non facevano supporre comportamenti anormali" ha riferito un cinquantenne, vicino di casa, che abita a un centinaio di metri dalla "villetta degli orrori".
Come molti altri compaesani, anche lui chiede che la coppia "non venga condannata in anticipo" dal torpedone di media, giunti sul posto.
La coppia avrebbe anche due figlie adulte, di circa vent’anni, a loro volta con figli.

In Francia, l’infanticidio multiplo non è eccezionale, ma, se confermato, quello annunciato oggi sarebbe senza dubbio il più grave in termini numerici da una trentina d’anni a questa parte. Il caso più noto era infatti quello dei tre "bambini congelati" che aveva avuto per protagonista Veronique Courjault, 38 anni, una francese che per anni aveva abitato in Corea del Sud, la cui vicenda aveva poi ispirato il contestato libro di Mazarine Pingeot, figlia dell’ex Presidente francese, Francois Mitterrand, "Le cimetiere des poupées".


28/07/2010
http://libero-news.it/news/461621/Ritrovati_i_cadaveri_di_otto_neonati_in_un_giardino.html

mercoledì 2 giugno 2010

Giocano online, bimba muore di fame

Giocano online, bimba muore di fame
Seul, abbandonano figlia: condannati
1/6/2010
Sgomento in Corea del Sud dove una neonata è morta di fame, ignorata dai genitori troppo impegnati in un gioco di ruolo online. La coppia aveva abbandonato la piccola per rinchiudersi in un internet cafè a crescere, quasi per un drammatico scherzo del destino, una bambina virtuale. I genitori sono stati condannati a due anni di carcere, ma la pena della donna è stata sospesa perché è in attesa di un altro bambino.


Il padre, un autista di taxi di 41 anni, e la madre, 25enne, passavano in media dieci ore al giorno davanti allo schermo e, per non interrompere il gioco da cui erano totalmente dipendenti, davano da mangiare alla figlia solo una volta al giorno. La piccola, nata prematuramente, pesava poco più di due chilogrammi e, secondo quanto appurato dai giudici, veniva picchiata non appena iniziava a piangere.

Il dramma si è consumato una sera di settembre, quando i due, al rientro dalla sessione giornaliera sul web, hanno trovato nella loro casa di Suwon, a sud di Seul, il corpo senza vita della piccola. L'autopsia ha evidenziato che la neonata è morta per malnutrizione. "E' un crimine disumano che non può trovare scusanti o motivazioni", ha detto il giudice poco prima di condannare i genitori a due anni di carcere. La pena della madre, tuttavia, è stata sospesa poiché la donna aspetta un altro bambino.

Il fenomeno della dipendenza da internet rappresenta una vera e propria emergenza in Corea del Sud. Secondo una stima, almeno 2 milioni di individui ne sarebbero affetti.



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo483027.shtml

RIETI: MADRE DEPRESSA GETTA FIGLIOLETTA DAL BALCONE

articolo di lunedì 31 maggio 2010

Rieti, una mamma getta
figlia neonata da finestra:
arrestata, grave la bimba
di Redazione

Una madre, affetta da depressione post-partum, ha gettato dal secondo piano della sua abitazione la figlia di 6 mesi. La bambina è stata portata in gravissime condizioni nell’ospedale romano Gemelli
Rieti - Una madre, affetta da depressione post-partum, ha gettato dal secondo piano della sua abitazione la figlia di 6 mesi. È accaduto a Passo Corese, in provincia di Rieti. La bambina è stata portata in gravissime condizioni nell’ospedale romano Gemelli. La madre è stata arrestata. La piccola ha un trauma cranico, un ematoma alla testa e fratture agli arti. Ora è seguita dall’equipe dei medici del reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli.

Soffre di depressione La donna, D.A., 32 anni, originaria di Roma e residente a Passo Corese, in terapia farmacologica per una depressione post-partum, avrebbe confessato di aver gettato la bambina dal balcone. Sarebbero attualmente in corso ulteriori accertamenti prima di procedere al trasferimento della donna al carcere romano di Rebibbia. ’È da anni che lottiamo per far decollare il servizio di assistenza domiciliare della Asl di Rieti ai nuovi nati ed alle puerpere - ha detto Antonio Ferraro, presidente di Cittadinanzattiva Rieti - e solo da 6 mesi il servizio, fortemente voluto dalle associazioni, è partito, ma solo per chi partorisce all’ospedale di Rieti. Tutte le altre mamme restano senza alcun tipo di supporto. Sono tanti i casi a rischio come la donna di Passo Corese ed agire sulla prevenzione diventa fondamentalè.


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http://www.ilgiornale.it/interni/rieti_mamma_getta_figlia_neonata_finestra_arrestata_grave_bimba/rieti-neonato-mamma-finestra-depressione/31-05-2010/articolo-id=449507-page=0-comments=1

lunedì 17 maggio 2010

Neonato trovato vivo in sacchetto

Neonato trovato vivo in sacchetto
13/5/2010
Ravenna, indagati i genitori
I genitori di un neonato trovato in una casa delle campagne del Ravennate avvolto in un asciugamano e sistemato in un sacchetto di plastica, sono stati indagati a piede libero per tentato infanticidio. Il piccolo, salvato in extremis, non è più in pericolo di vita anche se le sue condizioni non hanno consentito ai medici di sciogliere la prognosi. La donna, in stato confusionale, avrebbe riferito che si trattava di una gravidanza indesiderata.


Il piccolo era stato trovato nella notte tra martedì e mercoledì dagli operatori del 118 in una casa delle campagne di Reda di Faenza (Ravenna), avvolto in un asciugamano e sistemato in un sacchetto di plastica. I genitori - due 35enni del posto, lui piccolo imprenditore e lei impiegata a Imola (Bologna) - alla presenza del loro avvocato e del Pm di turno Gianluca Chiapponi, sono già stati sentiti dai carabinieri che si stanno occupando delle indagini.

Secondo quanto trapelato, la donna avrebbe riferito, ancora in evidente stato confusionale, che si trattava di una gravidanza indesiderata. Da qui la motivazione del gesto anche se gli elementi da chiarire sono ancora diversi.

La 35enne, secondo quanto fin qui emerso, verso le tre della notte, nell'imminenza del parto, era andata in bagno dove aveva tagliato il cordone ombellicale e aveva tentato di nascondere l'infante dopo avere ripulito le tracce dell'accaduto. A chiamare soccorsi sarebbe stato il marito che in ospedale si sarebbe poi detto all'oscuro di tutto. Il bambino, rimasto chiuso per diverso tempo nel sacchetto, all'arrivo dell'ambulanza era ormai cianotico.

Gli operatori del 118 lo hanno rianimato sul posto e lo hanno portato prima in ospedale a Faenza per stabilizzarlo. I genitori del piccolo, che hanno seguito l'ambulanza durante l'intero tragitto, sono stati raggiunti in ospedale dai carabinieri e lì identificati.



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo481493.shtml

lunedì 3 maggio 2010

Migliora bimba gettata da finestra

Migliora bimba gettata da finestra

3/5/2010
Cosenza, ma situazione è sempre grave
E' sempre in prognosi riservata, ma le sue condizioni inducono all'ottimismo i medici, la neonata romena gettata dalla finestra dalla madre subito dopo il parto nel Cosentino. La bimba respira e si alimenta da sola e questo viene considerato un buon segno dai medici di neonatologia dell'ospedale di Cosenza. La prognosi, tuttavia, resta riservata a causa del trauma cranico riportato dalla neonata nella doppia caduta.


La madre, di 41 anni, dopo aver nascosto la gravidanza anche al marito, aveva partorito e subito dopo ha lanciato la piccola dalla finestra. La neonata è caduta prima su un davanzale, dopo un volo di due metri, quindi per strada, facendo un altro salto di due metri. Ciò le ha provocato due ematomi alla testa.

I carabinieri, intervenuti dopo una segnalazione anonima, hanno arrestato la 41enne per tentato omicidio. Nell'appartamento dove è avvenuto il parto, i carabinieri hanno trovato cinque persone, tutte romene, tre uomini e due donne. Secondo quanto emerso dalle indagini, erano all'oscuro di quanto è accaduto.

Bimba nata forse da relazione extraconiugale
La donna aveva nascosto la gravidanza probabilmente perché concepita da un altro uomo, considerato che il marito è giunto in Italia sette mesi fa mentre la donna ha partorito regolarmente al termine dei nove mesi di gestazione. La coppia abita in un appartamento insieme ad altre due coppie di connazionali. Vivono di espedienti, lei come badante e donna delle pulizie, il marito si arrangia con qualche lavoretto. La donna non ha fornito spiegazioni sul suo gesto.



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo480576.shtml

Lancia bimba da finestra dopo parto
2/5/2010
Arrestata 41enne, grave la neonata
Agghiacciante episodio accaduto nel Cosentino. Protagonista una donna romena di 41 anni che, dopo aver partorito, ha lanciato la neonata dalla finestra della sua abitazione. Il fatto è avvenuto a Grisolia. La 41enne è stata arrestata per tentato infanticidio. Per miracolo la bambina non è morta. La piccola si trova nel reparto di neonatologia: le sue condizioni sono molto gravi a causa di un trauma cranico causato dalla caduta.




Dopo una segnalazione anonima i carabinieri sono intervenuti in una zona del cento storico di Grisolia dove per strada hanno trovato una neonata con ancora la placenta attaccata al corpo. Al momento del ritrovamento la bambina piangeva a dirotto. Sono scattate immediatamente le indagini e poco dopo è stato identificato l'appartamento dove era nata la bambina. Nell'abitazione i carabinieri hanno trovato cinque persone, tutte rumene, tre uomini e due donne, di cui una si trovava a letto dove c'erano delle tracce di sangue, segno evidente dell'avvenuto parto. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che la donna, dopo il parto, ha cercato di disfarsi della bambina lanciandola dalla finestra.

L'arresto della donna romena è stato disposto dal procuratore capo di Paola, Bruno Giordano, per il reato di tentato infanticidio. La donna ora si trova ricoverata nell'ospedale di Cetraro.



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo480530.shtml


Migliora bimba gettata da finestra

sabato 1 maggio 2010

Neonato abbandonato a Campobasso

Neonato abbandonato a Campobasso
Il bimbo è salvo, identificata la madre

30/4/2010
Un neonato è stato abbandonato nel sottotetto di un condominio a Campobasso. A trovare il piccolo è stata una donna che l'ha portato immediatamente al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli. Il neonato è in discrete condizioni. Poche ore dopo il ricovero del bimbo, una donna si è presentata al nosocomio con un'emorragia post-partum in corso. Gli accertamenti degli investigatori hanno chiarito che si tratta della madre del piccolo.


Le indagini sono state coordinate dagli agenti della polizia. Il bambino si trova ora nel reparto di neonatologia dell'ospedale Cardarelli e, secondo quanto confermato dai medici, le sue condizioni sarebbero discrete. Il neonato è stato trovato nel sottotetto di un condominio del capoluogo molisano da una donna. Aveva il cordone ombelicale annodato ed era parzialmente avvolto dalla placenta. Subito sono scattati i soccorsi e il bimbo è stato trasportato al pronto soccorso del nosocomio.

Il mistero sull'identità della madre è stato svelato. Qualche ora dopo l'arrivo in ospedale del piccolo, infatti, una donna di circa quarant'anni è stata ricoverata nel reparto di ostetricia e ginecologia con un'emorragia post-partum in corso. I medici hanno diagnosticato un aborto spontaneo incompleto e le indagini hanno chiarito che la donna è la madre del bimbo abbandonato e la proprietaria del locale all'interno del quale è stato trovato il neonato. Gli inquirenti stanno cercando ora di capire se si sia trattato di un parto naturale o se sia stato causato da un tentativo di aborto.



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo480370.shtml